Nel 2025, la comunicazione pubblica si evolve,
tra pixel e parole, un dialogo si snoda.
Le voci si intrecciano, un coro di idee,
sui social, nei forum, la verità si espande.
Un tweet, un post, un video che vibra,
la poesia si fa immagine, danza e respira.
Siamo tutti poeti, narratori di storie,
in un mare di dati, cerchiamo le memorie.
La tecnologia abbraccia l’arte,
la parola scritta si fa parte,
di un linguaggio visivo, un nuovo orizzonte,
dove l’emozione è il ponte.
Le immagini parlano, i colori cantano,
la comunicazione è un viaggio, non un comando.
Ogni messaggio è un battito, un respiro,
un invito a riflettere, a non essere in giro.
Nel 2025, la voce è collettiva,
ogni individuo una narrazione attiva.
La poesia si fa strumento di cambiamento,
un’onda di pensiero, un movimento.
E mentre il mondo si trasforma,
la comunicazione pubblica si conforma,
a nuove forme, a nuove verità,
in un dialogo aperto, in una comunità.