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Su queste implicazioni è molto chiaro Carmelo Cutuli nel suo nuovo libro dal titolo Intelligenza artificiale & Pubblica amministrazione (47), in cui rimarca il concetto di "PA aumentata", ovvero una pubblica amministrazione integrata dall'apporto dell'intelligenza artificiale, ma sempre sotto la supervisione umana. L'autore fa degli esempi concreti come l'impiego di chatbot per rispondere alle domande dei cittadini fino ai sistemi predittivi per una migliore allocazione delle risorse, o ancora gli assistenti virtuali integrati nei siti pubblici e l'automatizzazione di procedure complesse, tutte opportunità offerte dall'IA in termini di velocità , riduzione degli errori, personalizzazione dei servizi e analisi predittiva dei dati. Ma nello stesso tempo egli ci avverte sui suoi limiti tecnici, che richiedono investimenti significativi e sollevano complessi dilemmi etici, concordando sul fatto che l'essere umano deve mantenere sempre una posizione centrale nelle decisioni pubbliche e che l'introduzione della tecnologia deve avvenire in modo graduale, con attenzione e una visione a lungo termine.
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